PANDEMIA COVID-19 #2DOLIST

COME FRONTEGGIARE L’EPIDEMIA IN UFFICIO E NELLA VITA PRIVATA
GUIDA ALLE FONTI ATTENDIBILI D’INFORMAZIONE

SARS-CoV-2


REGOLA N.1) RIMANERE CALMI, BEN INFORMATI E NON AMMALARSI.   IN QUESTO MOMENTO SONO NON SOLO UN DOVERE VERSO SE STESSI E LA PROPRIA FAMIGLIA, MA UN FONDAMENTALE DOVERE VERSO LA COLLETTIVITÀ.

REGOLA N.2) IL NOSTRO SISTEMA SOCIALE IN ITALIA E IN EUROPA NON È DISEGNATO PER REGGERE AD UNA GRAVE EPIDEMIA: IN QUESTO MOMENTO È ANCORA PIÙ VERO CIÒ CHE DICEVA JOHN FITZGERALD KENNEDY    << Ask not what your country can do for you… but what you can do for your country>>.
 

REGOLA N. 3) TUTTI SIAMO PORTATORI DI UNA RESPONSABILITÁ COLLETTIVA.  FIN’OGGI ABBIAMO VISSUTO IN UN SISTEMA ECONOMICO-SOCIALE GENEROSO, CHE ERA IN GRADO DI PROTEGGERCI E DARCI UN CERTO BENESSERE DALLA CULLA ALLA TOMBA. OGGI IL SISTEMA NON È PIÙ IN GRADO DI FARLO (TEMPORANEMENTE): PARTORIRE OGGI È MOLTO PIÙ RISCHIOSO. MORIRE OGGI È PIÙ FACILE. E COSÌ LAVORARE O CONTRARRE QUALSIASI MALATTIA (DIVERSA DAL 2019-NCOVID) NEI PROSSIMI MESI SARÀ MOLTO PIÚ PERICOLOSO DI UNA VOLTA. L’EPIDEMIA CI COSTRINGERÀ A FARE (E RISCHIARE) DI PIÙ IN CAMBIO DI MENO. OLTRE A PROTEGGERE NOI STESSI E GLI ALTRI DALL’EPIDEMIA, OCCORRE NON DEVASTARE IL SITEMA ECONOMICO E SOCIALE (E LE ATTIVITÀ ECONOMICHE DI CUI SIAMO PARTE). NESSUNO IN QUESTO MOMENTO PUÒ VIVERE A RISCHIO ZERO, SENZA DIVENTARE UN PESO MORTO PER LA COLLETTIVITÀ, UN CLANDESTINO, UN APPROFITTATORE. 

PREVISIONI. DUE SONO GLI SCENARI EVOLUTIVI POSSIBILI DELLA PANDEMIA:
1) SI DIFFONDE RAPIDAMENTE ED INFETTA OLTRE IL 60% DELLA POPOLAZIONE NEI PROSSIMI 3 MESI (CON UN TASSO DI MORTALITÀ ELEVATO), MA CON UN DANNO ECONOMICO CONTENUTO;
2) SI RIESCE A CONTENERE LA DIFFUSIONE ED IL TASSO DI MORTALITÀ, MA IN TAL CASO LA PANDEMIA DURERÀ FINO ALLA SCOPERTA DI UN ANTIVIRUS (O UN PROTOCOLLO DI CURA EFFICACE) O FINO ALL’IMMUNITÁ DI GREGGE, MA IN TAL CASO DURERÀ MOLTI MESI, ANCHE PIÙ DI UN ANNO.
 

Cari Collaboratori, cari Amici,
vorrei raccogliere in questa pagina i link e le informazioni sull’epidemia di Covid-19.
Purtroppo le informazioni proposte da telegiornali e stampa italiana oscillano fra panico e minimizzazione, per cui ne sconsiglio la lettura. 
Affrontiamo una situazione straordinaria, ma tutto quello che accade era prevedibile già ad inizio febbraio. Ed infatti Vi ho detto già ad inizio febbraio che sarebbe stato un bollettino di guerra.
In questo momento come non é ammissibile che il comandante abbandoni la nave (ufficio, azienda), é altrettanto inammissibile che lo facciano i marinai. Chiudere un ufficio/azienda é la soluzione più prudente per i loro titolari/proprietari/soci, restare a casa la soluzione più protettiva per i lavoratori dipendenti.  La mentalità del “diritto alla sicurezza” in questo momento é più pericolosa dell’epidemia stessa e farà certamente più danni del Coronavirus.
Questi appunti e queste informazioni che aggiornerò ogni giorno, spero che servano a ciascuno di noi da bussola:

  1. Per misurare e capire come sta andando l’epidemia
  2. Per accorgerci subito quando comincia a migliorare la situazione
  3. Per raccogliere informazioni da fonti primarie qualificate, che ci aiutano a non ammalarci e, se malati, a non infettare gli altri.
  4. Per raccogliere informazioni su come rafforzare il nostro sistema immunitario, che oggi è l’unico agente che in quasi il 60% dei casi è capace di ammazzare il Covid-19.

Ma la bussola la usa solo chi ha capito che non ci sono piu cartelli stradali da seguire e che l’epidemia lo ha trasformato nel comandante della sua vita, senza possibili surrogati.
In questo momento lo stato, e la società hanno bisogno di noi per essere salvati, non sono in grado di garantirci certezze. Tutti dovremo fare di più in cambio di meno.
Un consiglio leggete Endurance. L’incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud (di Alfred Lansing): Shackleton é riuscito in un viaggio durato tre anni sull’Antartide, a riportare in patria tutto l’equipaggio dell’Endiurance, dopo che é affondata schiacciata dai ghiacci del Polo Sud. Una impresa ancora oggi considerata impossibile.  Non esisteva la radio, gli aerei, i satelliti. Nel suo diario di bordo (da cui il libro é tratto) Shackleton candidamente ammette i suoi dubbi e gli errori di giudizio. Proprio per questo é riuscito a fare l’impossibile: ha saputo convivere con il pericolo e i dubbi e, ciononostante, ha avuto il coraggio di prendere decisioni (e rischi).  Il libro in inglese, molto chiaro, é disponibile su kindle.
Buona lettura e, se trovate siti, video o articoli che meritano di essere inclusi nella lista, non esitate a segnalarmeli su riccardo.genghini@sng.it.

Mi scuso per il tanto inglese ma, in questa materia, nonostante in Italia vi siano scienziati di primissimo livello, la materia sul piano internazionale è studiata in inglese ed, inoltre, i siti italiani al momento non sono sempre di facile consultazione (e/o bene aggiornati).  Il sito dell’Istituto Superiore della Sanità dedicato alle epidemie (Epicentro) è l’unico che ho trovato ben strutturato con le informazioni su come comportarsi bene organizzate.   Il sito della Protezione Civile è confusionario (non si trovano le informazioni), talora lento o bloccato.
In bocca al lupo a noi tutti, Riccardo

Fonti primarie di informazione:

L’Istituto Superiore della Sanità (ISS), organo nazionale deputato a verificare ed autorizzare la pubblicazione dei dati epidemiologici che riguardano l’Italia. È dall’ISS che provengono i dati pubblicati dalla Protezione Civile, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, in inglese World Health OrganisationWTO) e dal Johns Hopkins Center for Health Security.
Bene aggiornata è la pagina dell’ISS sul Covid-19.
Le pagine dell’ISS dedicate al Covid-19 rimandano sistematicamente alle pubblicazioni dell’OMS, per cui appresso ho riportato anche i link delle fonti primarie di informazione a cui l’ISS riferisce:

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organisation WHO) che pubblica:

  1. Quotidianamente un Situation Report: https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports
  2. Una serie di “myth busters” che spiegano la fallacia di una serie di dicerie infondate sul Covid-19: https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/myth-busters

Il Johns Hopkins Center for Health Security che pubblica

  1. l’aggiornamento quotidiano sul numero degli ammalati, dei guariti e dei decessi. https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6

Centres for Desease Control degli USA che hanno pubblicato tanto materiale utile https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/about/index.html
In particolare varie guide in costante aggiornamento:

  1. guida su come affrontare il Covid-19 nella vita personale e nei luoghi di lavoro https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/summary.html
  2. Una guida su come prevenire la diffusione del Covid-19  https://www.cdc.gov/nonpharmaceutical-interventions/index.html
  3. Una guida su come valutare la gravità di singoli casi di NCoViD https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/php/risk-assessment.html  

La Protezione Civile ha un sito lento e disorganizzato. Comunque in esso si trovano le seguenti pagine di interesse:
Covid-19 Italia Monitoraggio della situazione (versione computer): http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1
Covid-19 Italia Monitoraggio della situazione (versione mobile): http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/dae18c330e8e4093bb090ab0aa2b4892

Articoli interessanti (dal più recente al meno recente):

Bellissimo articolo di Yuval Noah Harari sul Financial Times del 25 marzo 2020 The world after coronavirus” sulle conseguenze sociali di questa pandemia.
Quello che accade legittimerà l’introduzione universale di braccialetti sanitari, in modo che le autorità sanitarie possano riconoscere la panemia prima che si diffonda ?
Sarà opportuna l’introduzione di una “Soap Police” che sanzioni chi non si lava le mani o starnutisce in pubblico ?
Le pandemie sono la fine della società pluralista, democratica e liberale e il trionfo del modello cinese, autocratico ?

Oliver Meiler ha scritto un interessante articolo sulla Süddeutsche Zeitung il 19 marzo 2020 intitolato “Dem Tod auf der Spur” (Sulle tracce della morte), in cui analizza dati dell’Istituto Superiore della Sanitá, dai quali emerge che solo nell’uno per cento dei casi i decessi in Italia sono da attribuirsi solo al Coronavirus mentre nel 48% dei casi si tratta di persone che hanno tre altre malattie endemiche (in linea generale immunodeficienza, malattie alle vie respiratorie, ipertensione, probkemi cardiaci). Inoltre il 91% dei decessi in Italia avvengono fra persone che hanno 70 o più anni (il 52% fra persone che hanno più di 80 anni). Nessun decesso fra i giovani (persone con meno di 30 anni), l’8,9% dei decessi sono persone che hanno fra 40 e 60 anni.
Insomma, se misurassimo le cause dei decessi come i tedeschi (che contano solo i decessi attribuibili in via esclusiva al Coronavirus, probabilmente, come in Germania, i decessi per Coronavirus sarebbero poche decine.
Qualora l’accesso all’articolo sia protetto, lo abbiamo riprodotto in PDF: Dem Tod auf der Spur (SZ2020-03-19) Oliver Meiler

Per comprendere la reale portata, in termini di vite umane del Coronavirus, occorrerebbe saprese se vi é una variazione statistica sul numero dei decessi mensili, in Italia e negli altri stati. In Italia mediamente decedono 60.000 persone al mese. 5000 nuovi decessi in due mesi, é un incremento dello 4,1%, al limite della rilevanza statistica. Inoltre se il 50% dei decessi si colloca nella fascia di età nella quale mediamente gli italiani decedono (80-82 anni), significa che l’impatto statistico dell’epidemia potrebbe essere anche inferiore. Per questo motivo occorrono altri dati statistici affidabili.
In Germania e nel Regno Unito vi sono epidemiologi e statistici che sonio scettici.

Tomas Pueyo, un blogger, ha scritto un ragionamento sulle prespettive della pandemia che é interessante e ben documentato. Disponibile anche in italiano. Se ne evincono tre dati importanti: 1) che siamo appena all’inizio; 2) che le misure prese dal nostro studio sono state tempestive; 3) che il servizio notarile deve essere erogato a mezzo sistemi di teleconferenza al più presto.

The Lancet 9 marzo 2020: “How will country-based mitigation measures influence the course of the COVID-19 epidemic?”
Analizza l’impatto delle misure di riduzione dei contatti sociali sull’epidemia ed evidenzia che esiste ancora l’incognita di cosa accade in Cina quando verrà ripresa l’attivitá in modo più o meno normale.  Problema che riguarda anche l’Italia e la Lombardia che fra due mesi riemergeranno dal lock dow.

Le previsioni dell’Economist del 27 febbraio parlano di una epidemia che potrebbe interessare il 25%-70% della popolazione https://www.economist.com/leaders/2020/02/27/the-virus-is-coming?frsc=dg%7Ce

27 febbraio 2020, Rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che da atto che in Cina già a fine febbraio l’epidemia era stata contenuta con successo e descrive le misure adottate e formula raccomandazioni ai governi dei paesi in cui l’epidemia sta iniziando. Emerge che l’Italia sta adottando le misure necessarie ad affrontare la crisi.

Come e perché rallentare la diffusione del Covid-19 (Corriere della Sera 22 febbraio 2020.

Analisi di modelli matematici di propagazione del Covid-19

Video interessanti  (dal più recente al meno recente):

Un video in inglese che illustra la matematica della diffusione delle epidemie e chiarisce che lavarsi le mani e la riduzione dei contatti sociali sono determinanti nella lotta alle epidemie

Il Dott. Burioni spiega perché questa influenza non è una semplice influenza: perché sembra che non abbiamo gli anticorpi che negli ultimi secoli abbiamo sviluppato verso la comune influenza che torna ciclicamente ogni novembre/dicembre

Modelli per monitorare l’evoluzione dell’epidemia.

Dal 18 gennaio 2020 ho preso appunti sulla diffusione del Covid-19 in Italia, Germania, Austria, Regno Unito.
Questi appunti li ho trasferiti in una serie di fogli di XLS che servono a monitorare l’evoluzione dell’epidemia quando ci si avvicina al migliaio di infezioni.  Le previsioni contenute nei modelli non hanno alcuna pretesa di scientificità. Sono stati costruiti sulla base degli appunti presi, di articoli sulla diffusione dell’influenza e sul fenomeno dell’immunità di gregge.  Sono pertanto previsioni arbitrarie e programmaticamente pessimistiche (perché occorre sperare nel meglio, ma prepararsi al peggio).
Nessuno degli epidemiologi che si sono espressi ritiene plausibile che si superi una percentuale di contagi dell’80%. I più ottimisti hanno ipotizzato il 25%.  Tutti hanno sottolineato che al momento non è possibile fare previsioni, perché vi sono quattro grandi variabili che hanno un enorme impatto su qualsiasi previsione:

  1. quando si troverà il vaccino. Nessuno lo aspetta prima della fine dell’anno
  2. quando si innescherà il fenomeno dell’immunità di gregge
  3. se la stagione calda rallenta la diffusione del virus
  4. quante persone sono autoimmuni.

Il tema delle autoimmunità è decisivo, ma del tutto imprevedibile: immaginiamo che il 90% della popolazione non possa contrarre il virus, perché già autoimmune. Ebbene in Italia ciò significherebbe che dopo la fiammata iniziale dei mesi gennaio-maggio, senza apparenti ragioni l’epidemia comincia a rallentare nella sua diffusione.
Ripeto: i modelli qui allegati non hanno alcuna capacità predittiva. Essi sono in grado solo di delineare in modo molto grezzo un “cosa succede se”.
Diffusione del Covid-19 in ITALIA
Diffusione del Covid-19 in AUSTRIA
Diffusione del Covid-19 in GERMANIA
Diffusione del Covid-19 nel REGNO UNITO
Grafici dell’andamento della pandemia in ITA AUT GER GBR

DISCLAIMER: Non posso assumermi alcuna responsabilità per l’esattezza delle informazioni dei siti ai quali rinvio. Le sintesi degli articoli e dei video non sono sostitutive della loro consultazione, servono solo a aiutarVi a capire se le informazioni in essi contenute sono di Vostro interesse. Le opinioni espresse nel mio testo sono mie personali e attendibili solo nella misura in cui si ritiene che il mio personale modo di vedere le cose sia attendibile.